E' stata una giornata volatile sui mercati azionari del Vecchio Continente, che chiudono l'ultima seduta della settimana in generale territorio positivo recuperando così parte dei ribassi maturati nel corso dell'ottava.
In questo contesto il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in area 33.850 punti, ancora distante dalle forti resistenze poste sulla soglia dei 34.000 punti. Dal punto di vista operativo il mancato ritorno dei prezzi sopra questi ultimi livelli, dovrebbe riattivare le vendite prima in direzione dei 33.550-33.500 punti e a seguire sui 33.300-33.200 punti. Al rialzo segnali di ritrovata forza si avrebbero con il recupero dei 34.000 punti e primi obiettivi i 32.250-34.300 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna hanno visto un aumento della volatilità troviamo Terna, con la società che nelle scorse ore ha comunicato i conti del primo semestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
Terna: investimenti e utile in crescita nel primo semestre
Nel primo pomeriggio Terna ha comunicato i conti dei primi sei mesi che, nonostante un contesto macroeconomico incerto, sono stati contrassegnati da una crescita di tutti i principali indicatori economici-finanziari. Nel corso dei primi sei mesi l'utile ha registrato un incremento del 32,4% a 544,8 milioni di euro, con ricavi che si sono attestati a 1,754 miliardi di euro rispetto agli 1,485 miliardi dello stesso periodo del 2023.
Per quanto riguarda l'Ebitda ha visto una crescita del 23,4% a 1,257 miliardi di euro, mentre il debito ha mostrato una leggera contrazione passando dai 10,49 miliardi di euro di fine 2023 agli attuali 10,33 miliardi di euro. In questo contesto buona la performance del risultato operativo che passa dai 639 milioni di euro agli attuali 836,1 milioni di euro. Da sottolineare che i buoni numeri comunicati sono in particolar modo dovuti alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’aggiornamento del WACC riconosciuto per il 2024 e all’ampliamento della base asset regolata.
Nel semestre il Gruppo ha proseguito nella forte accelerazione degli investimenti, che hanno superato il miliardo di euro, a beneficio della transizione energetica e della migliore adeguatezza del sistema elettrico nazionale a fronte della crescita della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili nel mix energetico nazionale.
Da sottolineare che nel corso del secondo trimestre gli investimenti hanno raggiunto i 559,7 milioni di euro, risultando in crescita del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel corso della presentazione dei dati, il Gruppo ha confermato la guidance per l'anno in corso che dovrebbe vedere ricavi per 3,55 miliardi di euro, un Ebitda pari a 2,42 miliardi di euro e un EPS pari a 0,49 euro, mentre gli investimenti dovrebbero raggiungere i 2,6 miliardi di euro.
Azioni Terna: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nell'ultima seduta della settimana. Con volumi pari alla media giornaliera mensile è stata una seduta all'insegna della cautela per il titolo Terna, con i prezzi che chiudono le contrattazioni vicino ai valori di ieri in area 7,72 euro. Nel breve periodo le attese sono di una continuazione del trend ascendente, innescatosi alla fine del mese di giugno, in direzione dei 7,75-7,80 euro e successivamente in direzione dei massimi annuali posti sulla soglia degli 8 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico di fondo, aprendo la strada ad ulteriori apprezzamenti fin verso i massimi del 2023 in area 8,25 euro.
Al contrario una discesa dei prezzi sotto l'area dei 7,5 euro, dove transita sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo, tornerebbe ad indebolire l'azione con un primo obiettivo i 7,38 euro, dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore daily del Supertrend, e a seguire i 7,25-7,20 euro. L'eventuale violazione di questi supporti, che rappresentano i minimi del 2024, andrebbe ad indebolire la struttura grafica del titolo aumentando di conseguenza le chance di spingere i prezzi in direzione del bottom degli ultimi 16 mesi situati sui 7-6,95 euro.
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