Dopo una partenza all'insegna della debolezza e nonostante il buon dato proveniente dall'occupazione USA, che fa scendere le speranze di un prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, i principali mercati azionari del Vecchio Continente chiudono le contrattazioni in leggero territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib spinto dal settore bancario termina la settimana nei pressi dei 30.450 punti, avvicinandosi in tal modo le forti resistenze situate sui 30.550-30.600 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree, che rappresentano la parte alta di una lateralità in atto da oramai un mese, andrebbe a riattivare il trend primario ascendente in direzione dei 31.000 punti.
Tra le storie che hanno contrassegnato la giornata odierna a Piazza Affari troviamo Saras, che paga alcune news arrivate nella serata di ieri. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Saras: Urion Holdings vende azioni
Le notizie arrivate nella serata di ieri hanno indebolito il titolo della famiglia Moratti, che a Piazza Affari ha fatto registrare una delle peggiori performance. Nello specifico Saras ha comunicato che Urion Holdings, uno dei principali azionisti della società, vendendo 16,7 milioni di azioni ha ridotto la sua quota nel capitale del gruppo dal precedente 14,98% all'attuale 13,22%. Le operazioni sono state fatte tra l'11 e il 29 dicembre scorso a un prezzo medio di 1,62 euro per azione.
Ricordiamo che Urion Holdings, uno dei principali trader mondiali di commodity, con impianti di stoccaggio e infrastrutture in tutto il mondo, aveva fatto il suo primo ingresso nell'azionariato di Saras nell'ottobre del 2020, acquistando in quel caso quasi il 3% del capitale. In seguito nell'ottobre del 2022 era salito al 5%, per poi passare ad un ulteriore shopping del 7,5% nello scorso mese di maggio, per arrivare nel novembre scorso ad avere quasi il 15% del capitale. In questo contesto la riduzione della propria quota fa scemare quell'appeal speculativo che era cresciuto negli ultimi mesi, da parte di chi ipottizzava possibili operazioni straordinarie sulla società.
Azioni Saras: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono mosse le azioni Saras a Piazza Affari nell'ultima seduta dell'ottava. Con volumi quasi 4 volte superiori alla media giornaliera mensile, questa odierna è stata una seduta all'insegna delle decise vendite per il titolo Saras con i prezzi che si avvicinano alla soglia degli 1,5 euro. Dal punto di vista operativo il movimento odierno va ad indebolire il quadro grafico rialzista che aveva contrassegnato negli ultimi 6 mesi l'azione. Nel breve periodo una conferma sotto i livelli sopra citati, dovrebbero far proseguire le vendite in direzione dei prossimi supporti situati sugli 1,43 euro e successivamente in direzione degli 1,4 euro. Nel caso in cui anche tali supporti dovessero essere violati crescerebbero le chance di una continuazione della debolezza fin verso la media mobile di lungo periodo che transita nei pressi degli 1,3 euro.
Al contrario la tenuta degli 1,5, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbe porre le basi ad un rimbalzo dei corsi che avrebbero come primo obiettivo gli 1,57 euro ed in seguito i massimi di periodo posti in area 1,66 euro. Nel caso in cui tali aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, si dovrebbe assistere ad una riattivazione di quel trend ascendente innescatosi lo scorso mese di giugno dagli 1,05 euro, in direzione dei top annuali posizionati nei pressi degli 1, 68 euro, che rappresenterebbero l'ultimo ostacolo prima di ulteriori apprezzamenti verso i massimi del 2019 in area 1,75-1,80 euro.
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