In una giornata caratterizzata da una nuova serie di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati in terreno positivo anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari europei, che guardano sempre alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 29.900 punti, aumentando in questo modo la possibilità di andare a mettere sotto pressione la soglia psicologica dei 30.000 punti. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree, dovrebbe far proseguire il rally in corso prima verso i 30.250-30.300 punti e successivamente in direzione dei 30.500 punti. Al contrario sarà solo con un ritorno dei corsi sotto i 29.000 punti che si avrebbero dei primi segnali di rallentamento del trend rialzista, con primi obiettivi i 28.920 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 14 novembre, e a seguire i 28.750-28.700 punti.
Tra le storie interessanti da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Prysmian, che nella serata di ieri si è aggiudicata una nuova commessa. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Prysmian: commessa da 850 mln nel Regno Unito
Nella serata di ieri Prysmian, leader mondiale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, ha comunicato di essersi aggiudicata una commessa del valore di quasi 850 milioni di euro assegnata da Eastern Green Link 1 Limited. Questa prevede la fornitura di sistemi in cavo per un importante progetto di sviluppo della rete nazionale che andrà a collegare la Scozia all'Inghilterra. Il contratto di ieri fa seguito alla selezione di Prysmian, nella prima parte dell’anno in corso, come preferred bidder esclusivo e il successivo impegno assunto dal Gruppo per garantire la continua disponibilità di capacità.
Nello specifico Eastern Green Link 1 costruirà un collegamento cruciale per la trasmissione di elettricità tra Torness nell’East Lothian, in Scozia, e Hawthorn Pit nel County Durham, nel Regno Unito, e sarà il primo sistema in cavo a utilizzare la tecnologia ad alta tensione in corrente continua da 525 kV con isolamento estruso in XLPE. Al contrario Prysmian sarà responsabile dello sviluppo, della produzione, dell'installazione, del test e collaudo del sistema in cavo HVDC. Questo avrà una capacità di trasmissione di 2 GW, installando i quasi 400 km di cavo per la trasmissione di energia volti a coprire i 194 km di percorso tra i due paesi. La tratta più lunga sarà installata offshore nel Mare del Nord, mentre altre due sezioni di 8 km e 10 km saranno installate onshore, rispettivamente in Scozia e Inghilterra. In questo caso il Gruppo italiano fornirà sistemi in cavo ad alta tensione in corrente alternata per la tratta scozzese di circa 5 km, che andrà a collegare la stazione di conversione di Torness alla sottostazione di rete vicina a Branxton e che richiederà 30 km di cavo da 400 kV con isolamento in XLPE.
Azioni Prysmian: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica per le prossime giornate. E' stata una giornata in leggero territorio positivo quella di ieri per il titolo Prysmian che, proseguendo il recupero innescatosi nella giornata precedente, ha chiuso le contrattazioni confermandosi sopra la soglia psicologica dei 35 euro. Nel breve periodo una conferma sopra queste aree dovrebbe far proseguire gli acquisti, con un primo obiettivo i massimi del mese in corso situati sui 36,4-36,5 euro, dove troviamo sia l'indicatore daily del Supertrend che la meda mobile di lungo periodo, e successivamente i 37,50 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale superamento di quest'ultimi livelli dovrebbe far proseguire la tendenza ascendente che avrebbe come prossimo target i 38,75 euro e a seguire i massimi di sempre situati sulla soglia dei 40 euro.
Al contrario il ritorno sotto i 35 euro dovrebbe riportare i corsi prima verso i 34,50-34,40 euro e a seguire in direzione dei 34 euro. La violazione di tali supporti aprirebbe le porte per un ritorno verso i minimi annuali, toccati lo scorso 25 ottobre, in area 33,30 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla perdita di quest'ultimi sostegni, si avrebbe un deciso indebolimento della struttura grafica con possibili nuove discese verso i 32 euro e a seguire in direzione dei minimi degli ultimi 12 mesi in area 31,30 euro.
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