Dopo una partenza all'insegna degli acquisti, in scia ai conti record presentati da Nvidia, si sono indeboliti i mercati azionari del Vecchio Continente che hanno chiuso la quarta seduta della settimana vicino ai valori di 24 ore prima. In questo contesto il FTSE Mib non riesce a confermarsi sopra i 34.500 punti, mantendendo inalterate le possibilità di una continuazione della fase correttiva di brevissimo periodo in direzione dei 23.300-34.250 punti e a seguire la soglia dei 34.000 punti. Al contrario solo con un ritorno dei corsi sopra i 35.000 punti, che si avrebbe una ripresa del trend primario al rialzo, con primi obiettivi i 35.200-35.300 punti e successivamente i 35.500-35.550 punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna hanno visto volumi in aumento troviamo MFE, che nelle scorse ore ha comunicato i dati del primo trimestre. Andiamo a leggerli nello specifico.
MFE: ricavi dei primi tre mesi crescono dell'8,2%
Nelle scorse ore MFE ha comunicato i dati dei primi tre mesi dell'anno in corso, che è stato caratterizzato da una forte spinta nella raccolta pubblicitaria soprattutto in Italia, grazie ad un deciso cambio di passo nella linea editoriale. Nel corso dei primi tre mesi i ricavi hanno visto una crescita dell'8,2% a 699,8 milioni di euro, con un utile netto che si è apprezzato del 66,5% a 16,8 milioni di euro.
Per quanto riguarda i ricavi pubblicitari lordi sono passati dai 629,5 milioni di dodici mesi prima agli attuali 669,4 milioni di euro, mentre i costi operativi si sono attestati a 676,3 milioni di euro rispetto ai 627,3 milioni di euro dello stesso periodo del 2023. Buoni i numeri provenienti dal risultato operativo che ha visto un aumento del 21,8% a 23,5 milioni di euro, con una generazione di casso cresciuta del 34% a 213 milioni di euro. In decisa diminuzione è risultato l'indebitamento che passa dai 902,8 milioni di euro del 31 dicembre 2023 ai 676,9 milioni di euro.
Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria lorda in Italia si è assistito ad una crescita del 5,7% a 489,2 milioni di euro, mentre in Spagna questa ha visto un aumento dell'8% a 180,2 milioni di euro. In scia a tali numeri il Gruppo guidato da Piersilvio Berlusconi ha confermato la guidance sul 2024, che dovrebbe essere caratterizzato da un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa consolidati decisamente positivi.
Azioni MFE: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione nella giornata odierna. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, è stata una seduta in leggero territorio positivo per il titolo MFE A con i prezzi che, chiudendo in area 3,03 euro, si sono mantenuti vicini ai top di periodo situati sui 3,15 euro. Nel breve periodo le attese sono per un test su quest'ultimi livelli, sopra i quali si avrebbe una continuazione del trend ascendente in direzione dei 3,3 euro e a seguire verso i 3,4 euro.
Nel caso in cui quest'ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, si aprirebbero le porte per ulteriori allunghi in direzione dei 3,55 euro e successivamente verso i 3,6 euro, che rappresentano i top degli ultimi 26 mesi. In questo contesto eventuali prese di beneficio in direzione dei 2,88 euro, dove transita l'indicatore del Supertrend, potrebbero rappresentare occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita di tali supporti dovrebbe aprire le porte ad una fase correttiva più importante, la quale avrebbe come primo target i 2,75 euro ed in seguito i 2,60 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile a 50 giorni. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di quest'ultimi livelli, si avrebbe una prosecuzione delle vendite verso i minimi dello scorso mese di aprile in area 2,40 euro. Dal punto di vista operativo fondamentale diventerebbe la tenuta di questi supporti per evitare un deciso indebolimento del quadro grafico, con possibili discese fin verso i 2,15 euro, con target intermedi nei pressi dei 2,3 euro.
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