L'ultima battuta d'arresto di Meta Platforms a Wall Street non intralcia il cammino delle azioni verso il loro massimo storico. La Big Tech ha perso l'1,51% nella seduta di venerdì, ma oggi è già tempo di recupero: poco dopo l'avvio degli scambi le
azioni Meta salgono di quasi 2 punti percentuali a 695 dollari.
Il titolo della società proprietaria di Facebook e Instagram quota non lontano dal record di 740,91 dollari del 14 febbraio 2025. Quest'anno Meta si è rivelata la società più performante tra le Magnifiche Sette, grazie a un incremento della sua capitalizzazione del 18,6%. Inoltre, dal minimo di aprile, le azioni sono aumentate di oltre il 40%.
Meta Platforms: la febbre per l'AI è ancora alta
Tutti questi numeri segnalano che, tra le grandi aziende tecnologiche, il titolo Meta è uno dei preferiti dagli investitori. Il motivo è da ricondurre all'intelligenza artificiale. La strategia della società è chiara: fare grossi investimenti per avere la leadership nel settore della nuova tecnologia e grandi ritorni in futuro. Per il 2025, il colosso guidato da Mark Zuckerberg ha raddoppiato il programma di spesa AI (Artificial Intelligence) a 72 miliardi di dollari. La scorsa settimana ha finalizzato un investimento di 14,3 miliardi di dollari nella startup di intelligenza artificiale Scale AI.
"L'entità della spesa potrebbe far riflettere, ma siamo fiduciosi che Meta possa utilizzare l'intelligenza artificiale per aumentare le entrate e accelerare la crescita", ha affermato Jake Seltz, che gestisce l'ETF Allspring LT Large Growth. "Questo dimostra che Meta si impegna a fare gli investimenti di cui ha bisogno per mantenere la sua leadership".
L'azienda utilizza l'intelligenza artificiale per migliorare il targeting degli annunci e aumentare le interazioni tra le sue app. Ciò potrebbe aumentare la crescita annuale dei ricavi pubblicitari dall'1% al 2% nei prossimi anni e fino al 4% entro il 2030, ha affermato Dan Salmon, analista di New Street Research.
La fiducia del mercato nei confronti di Meta è il riflesso di come ci sia convinzione che le Big Tech possano continuare a spendere sull'AI dopo la grande paura generata dall'avvento della startup cinese
DeepSeek. Dopo che il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump ha messo in pausa i dazi commerciali il 9 aprile, l'ETF Global X Artificial Intelligence & Technology ha sovraperformato i principali indici generali americani.
Vanno comprate le azioni?
Il rally importante delle azioni Meta Platforms fa nascere il dubbio se sia o meno il caso di continuare a puntare sul titolo del gigante di Menlo Park. Seltz ha affermato che "sebbene il titolo abbia avuto una buona corsa", il fondo che gestisce è "ancora rialzista nel lungo termine".
Molto fiducioso sembra essere Allen Bond, gestore di portafoglio presso Jensen Investment Management, che ha acquistato azioni Meta per la prima volta nelle ultime settimane in parte proprio per via della spesa aggressiva dell'azienda per l'intelligenza artificiale. L'esperto ha anche citato il miglioramento dell'efficienza operativa e l'allontanamento dal metaverso come catalizzatori del titolo in Borsa.
"L'utilizzo dell'intelligenza artificiale per ottimizzare i dati che ha sugli utenti per le entrate è un'applicazione chiara, che consente a Meta di giocare in attacco mentre Alphabet gioca in difesa", ha detto riferendosi alle preoccupazioni che la società madre di Google possa perdere quote di mercato nel redditizio business della ricerca a favore di servizi di intelligenza artificiale come ChatGPT. "Sebbene l'intelligenza artificiale sia costosa, ci sono prove che finora stia davvero dando i suoi frutti".
Il dubbio in tutto questo è però quanto spazio di rialzo ci sia ancora per le azioni Meta. Gli effetti positivi dell'AI probabilmente sono in gran parte incorporati nei prezzi. Inoltre, le azioni Meta sono economiche rispetto a quelle di altre megacap. Infatti, sono scambiate a 24,5 volte gli utili attesi, ma al di sopra della loro media decennale di 22 volte. Il 90% degli analisti di Bloomberg ne consiglia ancora l'acquisto, ma attualmente le quotazioni sono appena al di sotto del target price medio. Questo implica che le aspettative di guadagno sono limitate.
Il titolo "è ancora nell'intervallo di acquisto, dal momento che si sta ottenendo una crescita piuttosto forte a un prezzo abbastanza ragionevole", ha detto Greg Halter, direttore della ricerca presso il Carnegie Investment Counsel. "Tuttavia, rally come questo non continuano per sempre, e certamente Meta non è l'acquisto da urlo che era non molto tempo fa".