Le parole arrivate nella serata di ieri da J.Powell, che ha raffreddato l'entusiasmo su una Federal Reserve che possa essere arrivata al capolinea del rialzo dei tassi di interesse, impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in territorio negativo, anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui mercati azionari dell'area euro.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe in apertura di contrattazioni tornare in direzionedei 28.500 punti, sotto i quali sono possibili nuovi discese verso i 28.300 punti e a seguire in direzione della soglia dei 28.000 punti. Al contrario la ripresa dei 28.500 punti potrebbe spingere i orsi prima verso i massimi di ieri in area 28.750 punti e successivamente in direzione dei 29.000 punti.
Tra le storie da seguire nella seduta odierna troviamo Leonardo, che potrebbe vedere una volatilità in aumento dopo i dati dei primi 9 mesi comunicati nella serata di ieri. Andiamo a leggerli nello specifico.
Leonardo: nei primi 9 mesi ricavi in aumento del 4,8%
Nella serata di ieri Leonardo ha comunicato i dati dei primi 9 mesi, i quali hanno visto tutti gli indicatori in generale aumento. Con gli ordini che aumentano del 14,8% a 13,3 mliardi di euro, i ricavi vedono una in crescita del 3,5% a 10,26 miliardi di euro, grazie alla significativa ripresa delle Aerostrutture, che segna un +32% rispetto ai primi nove mesi del 2022, ed all’andamento dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza. Anche l’EBITA mostra una crescita del 4,0%, maggiormente evidente con riferimento al dato Rettificato che risulta al 6,3%, ed una solida redditività in tutti i segmenti di business. In netto miglioramento, del 32% è il Free Operating Cash Flow del periodo, che passa da -904 milioni di euro a -604 milioni di euro ed il cui impatto si riflette sull’indebitamento netto del Gruppo.
In leggero calo è l'Ebit che passa dai 552 milioni di euro agli attuali 537 milioni di euro, in scia ad un'incidenza dei previsti oneri di ristrutturazione legati all’integrazione dell’accordo per il prepensionamento dell’organico in forza nelle funzioni Corporate e di Staff. In discesa del 25% troviamo anche l’utile netto ordinario che passa dai 387 a 290 milioni di euro, mentre l’utile netto di competenza diminuisce del 58%, da 662 a 278 milioni. Da sottolineare che nel 2022 c'erano plusvalenze da cessioni per 275 milioni, mentre quest’anno queste sono diminuite a 11 milioni. In miglioramento il debito che risulta pari a 3,813 miliardi di euro in calo di 500 milioni di euro rispetto a settembre 2022, grazie al rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo.
In considerazione dei risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2023 e delle aspettative per i mesi successivi, il gruppo guidato da Roberto Cingolani conferma la guidance per l’intero anno presentate alla fine dello scorso anno. Nel dettaglio gli ordini dovrebbero attestarsi sui 17 miliardi di dollari, l'Ebitda porsi nel range 1,26-1,31 miliardi di euro, i ricavi tra i 15-15,6 miliardi di euro ed il debito a 2,6 miliardi di euro. Ricordiamo infine che la società sta lavorando ad un nuovo Piano industriale che sarà comunicato agli investitori durante la pesentazione dei conti finali del 2023.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione nel breve e medio periodo. E' stata una giornata in leggero territorio positivo quella di ieri per il titolo Leonardo che, con volumi pari alla media giornalieri mensile, chiude le contrattazioni in area 14,21 euro. Nel breve termine la conferma dei corsi sopra la soglia dei 14 euro dovrebbe far proseguire, grazie ad una forza relativa che rimane sui massimi di periodo, il trend primario ascendente verso i massimi annuali situati sui 14,60-14,70 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree andrebbe a rafforare la struttura grafica, con possibili ulteriori allunghi prima verso la soglia dei 15 euro ed in seguito in direzione dei massimi del 2017 situati sui 15,90 euro. In questo contesto rialzista eventuali prese di beneficio verso i i minimi delle ultime ottave, situati nelle vicinanze dei 13,60 euro nei cui pressi troviamo l'indicatore daily del Supertrend, verrebbero lette come possibili occasioni di acquisto.
Al contrario la perdita dei minimi degli ultimi mesi situati sui 12,75 euro, dovrebbe aprire le porte ad una correzione più decisa che avrebbe con primo target la soglia dei 12 euro, che rappresentano gli ex massimi dello scorso mese di marzo e dove transita la trendline rialzista che parte dai minimi di novembre 2022 situati in area 7 euro. Nel caso in cui i corsi dovessero confermati sotto questi sostegni, si avrebbe un indebolimento del trend primario rialzista, con prossimi obiettivi situati sugli 11,55-11,50 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo e a seguire i 10,80-10,75 euro.
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