Nel giorno in cui l'inflazione europea nel mese di novembre è scesa dal precedente 4,2% al 3,6%, in linea con le attese, i principali mercati azionari del Vecchio Continente chiudono la seconda seduta della settimana in leggero territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib termina la giornata in area 30.350 punti, rimanendo sempre all'interno di quel range di breve posto tra i 30.550-30.650 punti ed i 30.000 punti. Ricordiamo che la perdita di quest'ultimi supporti potrebbero far proseguire le prese di beneficio in direzione dei 29.750-29.700 punti e a seguire i 29.500 punti. Al contrario sarà solo lasciandosi alle spalle di 30.650 punti che si avrebbe una ripresa del trend rialzista con possibili allunghi fin verso la soglia dei 31.000 punti.
Tra le storie interessanti presenti in queste ore a Piazza Affari troviamo Iveco, con la società che ha comunicato una nuova commessa. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Iveco fornirà 153 autobus elettrici all'Atm di Milano
In queste ore Iveco ha comunicato che tramite Iveco Bus, il suo marchio di autobus urbani, interurbani e turistici, ha firmato un contratto per la fornitura di 153 nuovi autobus elettrici all'Azienda Trasporti Milanesi, che gestisce il trasporto pubblico a Milano e nel suo hinterland, segnando in questo modo un importante traguardo nella transizione della città verso la mobilità sostenibile. Il valore della commessa è superiore ai 120 milioni di euro e nello specifico l'appalto comprende appunto 153 mezzi elettrici da 12 metri e la loro manutenzione “full service” per 10 anni. Le prime consegne sono previste nel corso del primo trimestre del 2025, con tutti i veicoli che dovranno essere consegnati entro il secondo trimestre del 2026.
Ricordiamo che Iveco Bus ha contribuito negli anni alla mobilità di Milano e oggi i suoi veicoli costituiscono il 45% dell’intera flotta ATM . Nel dettaglio il contratto odierno rientra nel piano strategico di ATM per offrire una mobilità sempre più sostenibile e accessibile. Sottolineano che l'azienda milanese è impegnata a convertire l’intera propria flotta urbana in 1.200 autobus elettrici e ad apportare le modifiche necessarie all’ecosistema circostante, compresi il rinnovamento dei depositi e la creazione di nuove strutture che saranno pienamente integrate nel disegno della città. L'arrivo dei nuovi veicoli elettrici IVECO BUS rappresenta quindi un passo cruciale nel piano “Full Electric” di ATM che prevede entro il 2026 di avere elettrici la metà degli autobus in servizio nel capoluogo lombardo.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è mossa l'azione nella seduta odierna. È stata una giornata in leggero territorio positivo quella odierna per il titolo Iveco che, con volumi in contrazione rispetto alla media giornaliera mensile, ha chiuso le contrattazioni in area 7,96 euro. Nel breve periodo le attese sono per un test sulle forti resistenze e massimi delle ultime ottave posti sulla soglia degli 8 euro, oltre i quali dovremmo avere un rafforzamento di quel trend rialzista innescatosi nella seconda parte dello scorso mese di ottobre e che avrebbe come primo obiettivo gli 8,20 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, aprirebbe le porte ad ulteriori apprezzamenti delle quotazioni prima verso gli 8,5 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline discendente che parte dai massimi dello scorso mese di luglio e congiunge i top di settembre e ottobre, e successivamente verso la soglia dei 9 euro.
Al contrario la perdita dei minimi della scorsa settimana situati sui 7,7 euro, dove abbiamo la media mobile a 50 giorni, aprirebbe le porte ad una fase correttiva che avrebbe come primo target del ribasso i 7,5-7,45 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend. L'eventuale violazione di tali supporti dovrebbe far proseguire le vendite in direzione dei 7,20-7,15 euro e successivamente sui minimi di periodo situati sui 6,90 euro. Nel caso in cui quest'ultimi livelli dovessero essere persi si avrebbe un pericoloso indebolimento del quadro grafico con possibili discese fin verso gli ex massimi del dicembre 2022 posti sui 6,5 euro.
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