L'inflazione USA risultata nel mese di aprile sotto le attese rispetto al mese precedente ha continuato a sostenere i mercati azionari americani, ai nuovi record storici, e del Vecchio Continente. Gli indici europei hanno chiuso la terza seduta della settimana in generale rialzo.
In questo contesto il FTSE Mib si porta in direzione dei 35.250 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi prima verso i 35.500 punti e a seguire in direzione dei 35.750 punti. Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con un ritorno dei corsi sotto gli importanti supporti posti sui 34.000 punti.
Tra i titoli che si sono messi in luce nella giornata odierna sulla Borsa italiana troviamo Iren, che ha sfruttato i dati del primo trimestre comunicati in tarda mattinata dalla società. Andiamo a leggerli nello specifico.
Iren: alza l'outlok sul 2024
Nelle passare ore Iren ha comunicato i dati dei primi tre mesi dell'anno in corso, che grazie agli importanti investimenti messi in campo negli ultimi anni hanno consentito il raggiungimento di importanti obiettivi industriali. Nel corso del trimestre l'Ebitda è cresciuta del 4% attestandosi a 383 milioni di euro, mentre l'utile netto è passato dai 135 milioni dello stesso periodo del 2023 agli attuali 122 milioni di euro.
Su quest'ultimo dato ha impattato l’incremento del tax rate che lo scorso anno era significativamente inferiore. Per quanto riguarda l'Ebit si è notato un incremento dell'1,4% a 213,3 milioni di euro, mentre al contrario i ricavi sono scesi del 22,4% a 1,578 miliardi di euro, influenzati per oltre 500 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities.
Da segnalare nel corso dei tre mesi un calo del 7% degli investimenti che sono stati pari a 184 milioni di euro, destinati alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato, all’ammodernamento delle reti gas ed elettriche, all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti di trattamento rifiuti e di generazione rinnovabile.
Buone notizie arrivano dal debito che scende dell'1% rispetto alla fine dell'anno passato attestandosi a 3,912 miliardi di euro. Nel corso del trimestre si è registrata una crescita del 72% della raccolta differenziata dei rifiuti, un aumento del +14% di materia recuperata negli impianti di trattamento del Gruppo e una salita del 12% di energia rinnovabile venduta ai clienti finali. Da sottolineare infine che la società ha alzato la guidance sull'anno in corso per quanto riguarda Ebtida e utile netto che dovrebbero vedere una crescita del 4% rispetto al 2023.
Azioni Iren: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si è comportata l'azione a Piazza Affari. Con volumi in leggero aumento rispetto alla media giornaliera mensile, è stata una seduta all'insegna degli acquisti per il titolo Iren, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 1,88 euro. Nel breve termine le attese, grazie agli indicatori di forza impostati al rialzo, sono per un test sui massimi dell'ultimo mese posti in area 1,92 euro sopra i quali le quotazioni potrebbero andare a mettere sotto pressione i top annuali situati sulla soglia dei 2 euro. Dal punto di vista operativo il superamento di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare il quadro grafico, aprendo la strada per ulteriori allunghi fin verso i top dello scorso anno posti in area 2,125 euro.
Al contrario il mancato superamento degli 1,88 euro, dove transita la media mobile a 200 giorni, dovrebbe riportare le vendite sull'azione con un primo obiettivo ribassista gli 1,8 euro ed in seguito i minimi della scorsa settimana posti sugli 1,78-1,77 euro. Una discesa sotto tali supporti, nei cui pressi troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, dovrebbe far proseguire la fase discendente fin verso il bottom dell'anno in corso posto sugli 1,70 euro. L'eventuale violazione di quest'ultimi livelli indebolirebbe la struttura grafica, facendo proseguire le vendite con prossimi target i minimi del luglio dello scorso anno in area 1,62 euro.
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