In una seduta vissuta all'insegna delle attese, sulle decisioni che in serata verranno prese dalla Federal Reserve in tema di tassi di interesse, i principali mercati azionari del Vecchio Continente hanno proseguito il loro recupero chiudendo la terza seduta della settimana in generale rialzo. In questo contesto il FTSE Mib termina le contrattazioni a contatto con la soglia psicologica dei 28.000 punti, livelli che in caso di superamento dovrebbero spingere i prezzi prima a chiudere il gap-down lasciato aperto lo scorso 19 ottobre in area 28.101 punti e a seguire andare a testare quella trendline ribassista che parte dai top di luglio e che transita nei pressi dei 28.200-28.300 punti. Al contrario nuovi segnali di rinnovata debolezza si avrebbero con una discesa delle quotazioni sotto i forti supporti situati in area 27.000 puntie primi obiettivi situati sui 26.750-26.700 punti.
Tra le storie da seguire andiamo a Wall Street dove spicca il rally del titolo Garmin, in scia ai dati trimestrali pubblicati poche ore fa dalla società. Andiamo a leggerli nello specifico.
Garmin: alza guidance sul 2023
Nelle scorse ore Garmin, azienda produttrice di strumenti di navigazione, ha chiuso il terzo trimestre dell'anno con vendite nette che passano dagli 1,14 miliardi di dollari del 2022 agli attuali 1,28 miliardi di dollari, battendo le attese degli analisti poste a 1,21 miliardi di dollari. Nel periodo in corso in aumento risulta anche l'utile proforma non-GAAP che passa dagli 1,24 dollari per azione agli attuali 1,41 dollari per azione, ampiamente sopra le attese che era posizionate a 1,28 dollari per azione. Su questi numeri hanno impattato da una parte le buone performance realizzate nel settore auto e fitness, ma anche la diversificazione del proprio portafoglio che si è rivolto a smartwatch, dispositivi GPS e tecnologie utilizzate nei veicoli, per superare la debolezza della spesa dei consumatori e delle aziende in un'economia che rimane ancora incerta.
Nello specifico le vendite del segmento dei produttori di apparecchiature originali per auto di Garmin sono aumentate nel periodo in corso del 59% a 110,2 milioni di dollari, grazie all'aumento delle spedizioni di controller di dominio a BMW, mentre il segmento fitness è cresciuto del 26% a 353 milioni di dollari, in scia alla forte domanda di indossabili. Tra i settori che hanno segnato il passo troviamo quello nautico, che ha registrato un calo delle vendite vicino al 7%.
Nel corso della presentazione dei dati la società, che nel mese passato ha concluso l'acquisto di JL Audio, ha alzato la guidance per gli utili proforma dell'anno in corso che passa da 5,15 dollari a 5,25 dollari per azione, mentre i ricavi vengono visti a 5,15 miliardi di dollari rispetto ai precedenti 5,05 miliardi di dollari. Da sottolineare che già alla fine del secondo trimestre il management aveva alzato le previsioni sul 2023.
Azioni Garmin: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta comportando l'azione a Wall Street. E' una seduta con volumi in aumento e quotazioni in rally quella odierna per il titolo Garmin che, dopo un'apertura in gap-up, si porta oltre i massimi annuali situati in area 109,50 dollari. Nel breve termine una conferma dei corsi sopra quest'ultimi livelli, dovrebbe far proseguire quel trend ascendente innescatosi nell'ottobre dello scorso anno e che avrebbe come prossimo obiettivo i 116 dollari e a seguire i 121,7 dollari. Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, dovremmo assistere ad ulteriori apprezzamenti fin verso la soglia dei 130 dollari. In questo contesto eventuali prese di beneficio fin verso i 104,7 dollari, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, verrebbero lette come possibili occasioni di acquisto.
Al contrario una discesa sotto tali supporti aprirebbe le porte ad un ritorno dell'azione verso i minimi della scorsa ottava e degli ultimi 6 mesi situati sulla soglia dei 100 dollari. Dal punto di vista operativo la violazione di quest'ultimi sostegni dovrebbe indebolire la struttura grafica primaria, con possibili ulteriori correzioni prima verso i 95 dollari ed in seguito verso i minimi dello scorso mese di dicembre situati sui 90 dollari. Nel caso si realizzasse questa view, fondamentale sarebbe la tenuta di tali sostegni per evitare di andare a richiudere il gap-up lasciato aperto il 10 novembre dello scorso anno in area 86,87 dollari.
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