Il mancato rimbalzo di Wall Street nella seduta di ieri impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati sotto la parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della rinnovata debolezza sui mercati azionari europei. Con il focus odierno rivolto ad una serie di dati macroeconomici, che potrebbero risultare fondamentali per capire le prossime decisioni delle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni in area 33.700 punti.
Dal punto di vista operativo il mancato ritorno dei prezzi sopra la soglia dei 34mila punti, dovrebbe far proseguire le vendite prima in direzione dei 33.550-33.500 punti e a seguire i 33.300-33.200 punti. Al rialzo segnali di ritrovata forza si avrebbero con il recupero dei 34.000 punti e primi obiettivi i 32.250-34.300 punti.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna a Piazza Affari troviamo Enel, che nella serata di ieri ha comunicato i dati dei primi sei mesi del 2024. Andiamo a leggerli nello specifico.
Enel: l'utile netto semestrale cresce del 20,6%
Nella serata di ieri Enel ha comunicato i dati dei primi sei mesi dell'anno in corso, che sono stati caratterizzati da una significativa crescita organica realizzata attraverso la rigorosa esecuzione dei pilastri del proprio Piano Strategico. Tutto questo ha permesso al Gruppo di ripristinare una solida generazione di flussi di cassa operativi e di ridurre l’indebitamento finanziario a circa 55 miliardi di euro.
Nello specifico i primi sei mesi hanno visto un utile netto in aumento del 20,6% a 4 miliardi di euro ed un'Ebitda ordinario in crescita dell’8,8% a 11,7 miliardi di euro. L'incremento di quest'ultimo dato è riconducibile al positivo contributo dei business integrati, guidati dall’ottima performance delle energie rinnovabili, che ha più che compensato i minori margini rilevati nei mercati finali e nella generazione da fonte termoelettrica.
In calo del 17,8% sono risultati i ricavi che si sono attestati a 38,73 miliardi di euro attribuibile in particolar modo ai minori introiti sia in Italia che in Spagna, riconducibili sia al contesto di mercato con prezzi decrescenti, unitamente ai minori volumi di energia prodotti dalla Generazione Termoelettrica che alle minori quantità di energia vendute nei Mercati Finali. Numeri positivi arrivano dall'Ebit che con un aumento del 46,7%, grazie al positivo andamento dei risultati derivanti dalla gestione operativa, si è portato sui 2,86 miliardi di euro.
Nel corso della presentazione dei dati l'amministratore del Gruppo, Flavio Cattaneo, ha confermato la guidance sul 2024 sottolineando che i risultati conseguiti e la visibilità sul prossimo semestre fanno prevedere un dividendo superiore al fisso minimo di 0,43 euro per azione. Inoltre Enel prevede nel 2026 un'Ebitda compreso tra i 23,6-24,6 miliardi di euro ed un utile netto nel range 7,1-7,3 miliardi di euro. Da sottolineare che entro il 2026 il Gruppo prevede investimenti totali lordi pari a 35,8 miliardi di euro.
Infine la società ha comunicato che Egpe, società spagnola del Gruppo Enel controllata tramite Endesa, ha firmato un accordo con Masdar, primario player nell'ambito delle energie rinnovabili, per la vendita a quest'ultimo di una partecipazione di minoranza, pari al 49,99% del capitale sociale, in Egpe Solar. Quest'ultimo è un veicolo recentemente costituito al fine di detenere tutti gli asset fotovoltaici già operativi di Endesa in Spagna, per una capacità installata complessiva di circa 2 GW.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese nel breve e medio periodo sull'azione. Con volumi in aumento rispetto alle giornate precedenti, è stata una seduta all'insegna degli acquisti quella di ieri per il titolo Enel, con i prezzi che hanno chiuso le contrattazioni in area 6,66 euro. Nel breve termine le attese sono di una continuazione del recupero prima verso i 6,75-6,80 euro, dove troviamo la media mobile a 10 giorni, e successivamente in direzione dei massimi degli ultimi due anni situati sui 6,88-6,90 euro, dove verrebbe messo sotto pressione l'indicatore daily del Supertrend. Dal punto di vista operativo il superamento di tali aree resistenziali andrebbe a rafforzare la struttura grafica del titolo, aprendo la strada per ulteriori allunghi in direzione della soglia dei 7 euro ed in seguito verso i 7,25 euro.
Al contrario la discesa delle quotazioni sotto i 6,52 euro, minimi delle ultime ottave, dovrebbe riattivare le prese di beneficio verso i minimi dello scorso mese di giugno in area 6,25 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di tali supporti, nelle cui vicinanze troviamo la media mobile di lungo periodo, si avrebbe un indebolimento del quadro grafico con un prossimo obiettivo ribassista sarebbe posizionato sui 6,15 euro ed in seguito la soglia psicologica dei 6 euro, dove troviamo la trendline ascendente che parte dai minimi di marzo 2023 e congiunge quelli di ottobre dello scorso anno.
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