I futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della cautela sui mercati azionari dell'area euro, con gli investitori che cercano di valutare le parole arrivate ieri dalla Lagarde che al momento sembrerebbe non aver aperto ad un taglio dei tassi in Europa. In una seduta che sarà caratterizzata dalla scadenza tecniche il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 30.450 punti, cercando di avvicinarsi alle prossime resistenze poste sui 30.500-30.600 punti oltre i quali dovremmo avere ulteriori allunghi prima verso i 30.750 punti e successivamente in direzione dei 31.000 punti. Al contrario da monitorare al ribasso saranno i primi sostegni posti nei pressi della soglia dei 30.000 punti, sotto i quali si dovrebbero aprire le porte per delle prese di beneficio in direzione dei 29.700-29.800 punti e a seguire i 29.550-29.550 punti.
Tra i titoli da seguire nella seduta odierna troviamo Campari, che nella serata di ieri ha comunicato un nuova importante acquisizione. Andiamo a vedere di chi si tratta.
Campari: con 1,32 miliardi di dollari acquista Courvosier
Nella serata di ieri, con una spesa di 1,32 miliardi di dollari che rappresenta la più importante della storia del Gruppo, Campari ha comunicato di aver rilevato da Beam Suntory il brand Courvoisier, gettando in qusto modo le basi per un ideale quarto asse di sviluppo che si affianca agli aperitivi, al bourbon e al tequila. La chiusura dell'operazione è prevista entro il prossimi anno.
Nell'anno passato il business Courvoisier, che include anche il marchio Salignac, ha raggiunto vendite nette pari a 249 milioni di euro, con un margine di contribuzione pari a 78 milioni di euro. Nei primi 10 mese dell'anno in corso le vendite nette sono state pari a 148 milioni, in calo del 33% rispetto allo stesso periodo del 2022, e il margine di contribuzione è stato di 37 milioni di euro.
Nello specifico Gli Usa sono il mercato più grande di Courvoisier e rappresentano circa il 60% delle vendite nette del 2022, seguiti dal Regno Unito e dalla Cina, che insieme rappresentano il 25% dei ricavi. L'operazione di ieri consentirà a Campari di compiere un significativo passo avanti negli Stati Uniti e allo stesso tempo offrirà la possibilità di espansione nel lungo periodo in una regione strategica dell'Asia Pacifico.
Ricordiamo infine che il perimetro dell'acquisizione include i marchi e le strutture di produzione, costituite da impianti di distillazione, magazzini, vigneti, un centro visitatori e uno château, strutture di miscelazione, cantine di invecchiamento e un impianto di imbottigliamento automatizzato il cui valore totale è vicino ai 365 milioni di euro.
Azioni Campari: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull'azione per le prossime giornate. Con volumi superiori alla media giornaliera mensile quella di ieri è stata una seduta all'insgena degli acquisti per il titolo Campari, che ha chiuso le contrattazioni in area 10,31, distante dai massimi intra in area 10,425 euro. Dal punto di vista operativo il movimento di ieri, che da seguito a quel reupero partito nelle passate giornate dai minimi di periodo, con cambia quel trend discendente innescatosi lo scorso mese di luglio con la formazione di un doppio massimo nei pressi dei 13 euro.
Nel breve termine per dare seguito al recupero delle ultime sedute le quotazioni dovrebbero spingersi oltre i 10,5 euro, dove troviamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, con un primo obiettivo situato sui 10,75-10,80 euro, dove transita la trendline discendente che parte dai massimi dello scorso mese di luglio, e a seguire gli 11 euro. Nel caso in cui dovessimo assistere al superamento di quest'ultime aree, si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica con possibile espansione dei guadagni prima verso gli 11,25-11,30 euro ed in seguito in direzione degli 11,60 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la media mobile di lungo periodo. L'eventuale break di quest'ultimi livelli dovrebbe aprire le porte per ulteriori allunghi fin verso soglia dei 12 euro.
Al contrario con la perdita dei 10 euro aumenterebbero per l'azione le possibilità di andare a mettere sotto pressione i minimi annuali posti nei pressi dei 9,5 euro. Dal punto di vista operativo la violazione di tali sostegni, andrebbe ad indebolire ulteriormente il quadro grafico, con possibile nuove discese in direzione dei minimi di ottobre 2022 situati sugli 8,65 euro e successivamene spingersi verso la soglia psicologica degli 8 euro.
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