Dopo le vendite della scorsa settimana, arrivate in scia ai timori di un deciso rallentamento dell'economia USA dopo il deludente dato arrivato dall'occupazione a stelle e strisce, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di giornata in leggero rialzo sui mercati azionari europei.
In una settimana che sarà caratterizzata dalla riunione della BCE, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.350 punti, rimanendo sempre vicini ai prossimi supporti situati sui 33.000 punti. Dal punto di vista operativo la violazione di tali livelli dovrebbe far proseguire il trend ribassista di breve periodo prima in direzione dei 32.800 punti e a seguire i 32.350 punti, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto lo scorso 16 agosto. Per la video-analisi del FTSE Mib clicca qui.
Tra i titoli da seguire nella giornata odierna ci spostiamo oltreoceano con Arm, con la società che offrirà ad Apple chip di nuova generazione per l'ultimo iPhone 16. Andiamo a scoprire i dettagli.
Arm: offre il chip V9 per l'ultimo iPhone
Secondo quanto riportato dal Financial Times, l'ultimo iPhone 16 di Apple, la cui presentazione è prevista in serata nel consueto evento annuale del Gruppo di Cupertino, dovrebbe utilizzare i chip di nuova generazione che saranno basati sull'ultima architettura di progettazione di Arm per le sue funzioni di intelligenza artificiale. Nello specifico si tratta del chip V9, grazie al quale Apple cercherebbe di convincere i consumatori a cambiare lo smartphone per passare all'iPhone.
La nuova collaborazione che Apple si è assicurata con Arm e che si estende oltre il 2040, va a rafforzare ulteriormente la partnership tra i due colossi del tech, offrendo a quest'ultima un ulteriore spinta per la tecnologia dei chip. Ricordiamo che già nel lontano 1993 Apple, lanciando il suo computer palmare Newton, andò ad utilizzare un chip di elaborazione basato appunto su Arm.
Al riguardo Arm ha sottolineato che il suo chip V9 rappresenta il 50% del ricavi degli smartphone. Ricordiamo che Arm detiene la proprietà intellettuale dell'architettura informatica della maggior parte degli smartphone del mondo, che concede in licenza non solo ad Apple ma anche a molte aziende tecnologiche.
Azioni Arm: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere la situazione tecnica e grafica presente sul titolo. E' stata una settimana all'insegna delle decise vendite quella appena passata per il titolo Arm che, con un ribasso di oltre l'11,7%, ha chiuso le contrattazioni nei pressi dei 117 dollari. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta dei 115 dollari, dove transita la media mobile di lungo periodo, per evitare una continuazione della fase correttiva verso i 110 dollari ed in seguito in direzione dei precedenti minimi di agosto situati sui 110-109 dollari. Nel caso in cui questi ultimi livelli dovessero essere violati, non solo si avrebbe un deciso indebolimento del quadro grafico ma si aprirebbero le porte per un test prima sugli 85,5 dollari e successivamente verso i 76-75,5 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto lo scorso 8 febbraio.
Al contrario solo con una conferma dei corsi sopra i 115 dollari che il titolo potrebbe porre le basi ad un recupero, il cui primi obiettivo sarebbe situato sui massimi dello scorso mese di agosto in area 137 dollari. Nel caso in cui l'azione dovesse lasciarsi alle spalle queste aree resistenziali, dovremmo aspettarci nuovi allunghi in direzione dei 144 dollari, dove troviamo sia la media mobile a 50 giorni che l'indicatore giornaliero del Supertrend, ed in seguito i 155-156 dollari. Sarà solo superando queste aree che l'azione dovrebbe proseguire il rialzo verso i 175 dollari ed in seguito i 187,5 dollari, dove verrebbero messi sotto pressione i massimi annuali.
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