Le parole arrivare dal Segretario al Tesoro USA, Scott Bessent, di possibili accordi commerciali con alcuni Paesi, hanno riportato un po' di calma e ottimismo sui mercati azionari europei, che hanno chiuso le contrattazioni in deciso territorio rialzista. Con il Cac 40 e il Dax in rialzo del 2,4% e 2,1%, il FTSE Mib ha terminato la seconda seduta dell'ottava in aumento del 2,44% a 33.657,05 punti.
Dal punto di vista operativo, il movimento odierno non va al momento a indebolire il trend di breve e medio termine che rimane confermato al ribasso. Sarà solo con la ripresa dei 35 mila punti, dove transita la media mobile di lungo periodo, che si avrebbe un segnale di forza per l'indice italiano, con primi obiettivi i 35.500 punti e a seguire i 36 mila punti.
Tra i titoli che a Piazza Affari si sono messi in luce troviamo Azimut, nel giorno il cui il gruppo del risparmio gestito ha comunicato i dati riguardanti la raccolta dello scorso mese di marzo. Andiamo a leggerli nel dettaglio.
Azimut: a marzo raccolti 818 milioni di euro
Anche il mese di marzo è terminato con una nuova e solida performance in termini di raccolta per il gruppo Azimut. Questa è stata di 818 milioni di euro e si confronta con i 598 milioni di euro dello stesso periodo del 2024. Il totale da inizio anno si porta a 4,5 miliardi di euro, in deciso aumento rispetto agli 1,5 miliardi di euro dell'anno passato, grazie sia al contributo arrivato dai vari canali distributivi presenti in 19 Paesi nel mondo che alla solidità del proprio modello di business integrato e diversificato.
Nel dettaglio, 786 milioni di euro sono stati indirizzati verso soluzioni gestite, con i Fondi che hanno visto un afflusso di 566,6 milioni di euro, mentre le gestioni patrimoniali si sono attestate a 177,4 milioni di euro.
Per quanto riguarda il risparmio amministrato è stato di 31,5 milioni di euro, con il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato a 109,2 miliardi di euro, di cui 74,1 miliardi fanno riferimento alle masse gestite. Dando uno sguardo al patrimonio si è attestato a 109,2 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 95 miliardi di euro di un anno fa.
Azioni Azimut: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sono comportate le azioni Azimut sulla Borsa italiana. Dopo quattro sedute consecutive al ribasso tornano gli acquisti sul titolo Azimut che, con un rialzo del 3,8%, ha chiuso le contrattazioni in area 21,24 euro. Se il movimento odierno non modifica il trend di medio periodo che rimane confermato al ribasso, nel breve periodo una conferma dei prezzi sopra i 20 euro, che rappresentano i minimi del 2024, dovrebbe favorire una continuazione del recupero verso i 21,80 euro e successivamente in direzione dei 22,45 euro.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere superati, aumenterebbero le possibilità di una continuazione degli acquisti fin verso i 23,75 euro, dove troviamo la media mobile di lungo periodo, con target intermedi sui 23 euro.
Al contrario, il ritorno delle quotazioni sotto i 20 euro, aprirebbe la strada per andare a rivedere i minimi segnati 24 ore fa in area 19,30-19,25 euro. Dal punto di vista operativo la violazione di tali livelli farebbe proseguire il trend discendente, che sta caratterizzando le ultime settimane, prima in direzione dei 19 euro e successivamente in direzione dei minimi del 2023situati sui 18,5 euro. Fondamentale sarà la tenuta di questi ultimi sostegni, per evitare ulteriori ribassi con prossimi target i 17,60-17,50 euro e a seguire la soglia dei 17 euro.
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